Il progetto nasce da un’ispirazione profonda: il Kintsugi, reinterpretato da Gaspare Triolo, produttore della cantina Terre de Gratia.
Una filosofia che sento mia: la bellezza che nasce dalla ferita, la forza che si trova nelle imperfezioni.
È esattamente questo il cuore del mio concetto di “non perfezione”: trasformare ciò che è stato rotto in qualcosa di nuovo, unico, prezioso.